Avete mai sentito l’invito a piantare alberi per salvare il pianeta?

Io tante volte. E ogni volta sono assalito da mille domande.

Dove piantare alberi?

Intanto dove piantare gli alberi? Cioè possiamo/dobbiamo piantare alberi ovunque? In ogni spazio pubblico? E in spazi privati abbandonati? Si posso espropriare terreni per un bene supremo come salvare il pianeta?

Ma oltre al luogo in sé, dove piantare? In tutte le regioni? Dove c’è maggiore siccità? Al sud, al nord? Ovunque, purché si pianti?

Chi ci bada?

Piantare un albero può essere un’attività nobile. Ma poi chi ci bada? Non è che basti piantare un albero per vederlo crescere. Ci vuole la cura, ci vuole la manutenzione, ci vuole l’acqua. Ovunque possiamo portare acqua e cura alla pianta?

E non solo, una volta piantati e cresciuti, gli alberi vanno preservati e protetti.

Come ormai vediamo e sappiamo, folli mitomani e piromani incendiano i nostri boschi. Non riusciamo a proteggere quel che abbiamo, riusciamo a ripiantare quel che abbiamo e piantarne ancor di più?

Che alberi piantare?

Questa è la domanda che più mi angoscia. Nel mio terreno da incubo sto procedendo per prova.

Il mio ideale sarebbe avere delle piante da frutto. Su otto alberi piantati, ne stanno venendo su solo un paio, forse uno.

Susine e pesche dopo un periodo di scirocco in pieno inverno hanno fatto sbocciare i propri fiori, che alla prima gelata si sono bruciati. In primavera sono seccati senza darmi il tempo di provare a salvarli.

Sono rimasti altri 2 alberi di pesco e un albero di cachi. Dei peschi, uno si è rinsecchito senza una evidente ragione, nonostante non gli abbia fatto mancare l’acqua. Un secondo, trattato alla stessa maniera, sopravvive e sembra ormai in salute.

Anche il cachi stava venendo su molto bene. Peccato che le cavallette si siano accorte della sua leggiadria e ne abbiano approfittato per banchettare con tutte le foglie.

Quello che è rimasto sono solo un paio di foglie integre che mi tocca trattare con anti insetticida. Ma non mi pare che resista. Lo vedo sempre più abbattuto e rinsecchito. E il caldo infernale di Agosto, in Sicilia, non lo sta di certo aiutando.

Prossimi alberi da piantare

L’idea è quella di piantare a breve altri tipi di alberi. Mi sono venuti in mente di poter piantare pistacchi, mandorle e noci.

Si tratta di alberi che portano un frutto e probabilmente si adattano al clima mediterraneo.

Se trovo lo spazio, poi vorrei piantare degli ulivi. Anche se già sono presenti degli ulivi selvatici che vanno innestati.

In ultima istanza pianterei carrubi. Si tratta di piante molto forti e resistenti. Già ci sono alcuni alberi che sono nati spontaneamente. Non ne vedo però l’utilità. Sul terreno ce ne sono già un paio molto grandi e non ho mai raccolto una carruba. Ma pur di non lasciare il terreno scoperto, farò crescere questi alberi.

Piantare alberi a caso non aiuta il pianeta

Inoltre, non sempre piantare alberi è una buona idea. Non pochi esperti spiegano che è necessario realizzare ecosistemi complessi e non basta aumentare il volume di vegetazione.

E’ vero che le piante assorbono carbonio, ma limitarsi ad averne di più non è una soluzione.

Si tratta infatti di facilitare la realizzazione di ecosistemi complessi, non di avere solo un numero sempre maggiore di vegetali. La specie giusta va messa nel posto giusto, per non creare disturbo, e attorno a essa va ricreata tutta quella rete biologica che contraddistingue l’ambiente naturale. Viceversa potrebbe peggiorare la situazione a causa di incendi, attacchi di insetti e altri patogeni.

E voi che alberi piantereste?

Avete consigli, riflessioni, idee da esporre?

Che alberi avete piantato nei vostri giardini? Avete avuto problemi? Procede tutto liscio?

Buona piantumazione!