Torna il Premio della Giuria degli studenti, ideato lo scorso anno da Lucia Ronchetti, Direttore del
Settore Musica della Biennale di Venezia.

13 musicisti under 25, provenienti dai Conservatori di tutta Italia, seguiranno gli appuntamenti del 66. Festival Internazionale di Musica Contemporanea per attribuire nella giornata conclusiva di domenica 25 settembre la Targa alla “Miglior produzione” e la Targa alla “Miglior performance” di teatro musicale in programma (Sala delle Colonne, ore 11.00).

Partita dalla realtà veneta ed estesa quest’anno a tutto il territorio nazionale, la giuria comprenderà 13 musicisti under 25, selezionati sulla base di una domanda libera e per meriti personali dai Direttori dei Conservatori di Bari, Campobasso, Castelfranco, Padova, Pesaro, Potenza, Roma, Rovigo, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Vicenza.

teatro musicale oggi

Ai giovani allievi prescelti dei Conservatori il compito di seguire con attenzione e competenza tutti gli appuntamenti del 66. Festival che testimoniano gli sviluppi recenti del teatro musicale oggi, discutendo collettivamente ogni lavoro sotto la guida del drammaturgo e storico della musica Guido Barbieri. Alla fine i giurati saranno chiamati a valutare criticamente le opere e a fornirne le motivazione scritte.

“Un momento importante di confronto tra i protagonisti del Festival e lo sguardo critico e appassionato della nuova generazione di musicisti emergenti”, secondo Lucia Ronchetti. E anche un’occasione di crescita e di formazione, come osserva Francesco Antonioni, dopo aver guidato la prima giuria lo scorso anno. “Partecipare a una giuria prestigiosa durante il percorso di formazione vuol dire porre l’accento sul significato di farne parte e avere un modello al quale ispirarsi in situazioni simili, ma vuol dire anche sapere cosa succede (o almeno cosa augurarsi che succeda) dopo aver sostenuto una audizione o essersi sottoposti al giudizio di una giuria, cosa che inevitabilmente capiterà ai futuri musicisti professionisti, nel corso della loro carriera” (F. Antonioni).

Out of Stage

Il 66. Festival Internazionale di Musica Contemporanea intitolato Out of Stage, inaugura mercoledì 14 settembre, con la nuova versione di Jules Verne di Giorgio Battistelli, Leone d’oro alla carriera, eseguita dal Leone d’argento Ars Ludi. Seguono i nuovi lavori di teatro musicale sperimentale commissionati a Simon Steen-Andersen, Helena Tulve, Michel van der Aa, Paolo
Buonvino e Annelies Van Parys, e le prime italiane dei progetti di Alexander Schubert, Rino Murakami e Ondřej Adámek. Accanto a loro il compositore iraniano Mehdi Jalali, la statunitense rappresentante dello sperimentalismo afro-diasporico Yvette Janine Jackson, Klein, performer nigeriana attiva a Londra, il compositore e producer americano di origini taiwanesi X. Lee, il compositore di musica elettronica fiorentino Daniele Carcassi e il gruppo di compositori nativi americani eseguiti dagli studenti dello Shenandoah Conservatory di Winchester (Virginia, USA).

Il 66. Festival Internazionale di Musica Contemporanea

In programma anche alcuni classici del “teatro strumentale” di Mauricio Kagel e Georges Aperghis e lavori di Carola Bauckholt e François Sarhan interpretati da Esther-Elisabeth Rispens, Kathryn Vetter, Dafne Paris e Federico Tramontana di Biennale College Musica Ensemble. Inoltre, i compositori e performer di Biennale College Musica, Timothy Cape e Daniil Posazhennikov
(teatro musicale sperimentale), Gemma Ragués (opera radiofonica), Tania Cortés e Jacopo Cenni (performance sperimentali), e Paul Hauptmeier (installazione sonora site-specific).

Tutte le informazioni all’indirizzo www.labiennale.org